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Palazzo della Borsa

Già dal 1200, a Genova venivano contrattate, cioè vendute e comprate ancora a bordo delle navi, le merci in arrivo da oltremare e le valute (cioè i Valori) in una piazza vicina al porto, che ha poi preso la denominazione di Piazza Banchi proprio per la costante presenza dei banchi dei cambiavalute.

Nel 1500, a cura del Senato della Repubblica, venne costruita la Loggia di Banchi, una loggia -attualmente utilizzata come luogo per mostre ed esposizioni- che permetteva di svolgere al coperto le contrattazioni.

In vista della grande ristrutturazione urbanistica della fine del XIX secolo, che prevedeva lo spostamento del baricentro commerciale della città dalla zona dell'angiporto alla nuova zona che avrebbe gravitato intorno a Piazza de Ferrari, venne però deciso che la Borsa di Genova (la prima e la più importante del Regno d'italia, all'epoca) avrebbe avuto una nuova, degna sede corredata anche di tutte le nuove invenzioni che la scienza aveva messo a disposizione del commercio, come il telefono ed il telegrafo.

La Borsa venne così trasferita nel nuovo palazzo che divide via XX Settembre da via Dante, con la sua caratteristica facciata curva che guarda piazza De Ferrari.

All'interno sono stati relizzati due grandi ambienti a pianta circolare; quello sotto il livello della strada ha ospitato il tipico caffè chantant di inizio secolo, il Caffè Olimpia (che da prima della 2da guerra mondiale è diventato l'attuale Cinema Olimpia), l'altro invece, reso luminoso da sette grandi finestroni ed un imponente lucernario, è stato destinato ad ospitare la Sala delle Grida della Borsa.

L'allestimento della sala e di tutti i locali di pertinenza è stato curato da Adolfo Coppedé (fratello del più famoso Gino) con lo stile inconfondibile che contraddistingue le opere della famosa famiglia di "architetti" fiorentini.

Nel 1996, la Borsa di Genova ha cessato la sua attività, assorbita dal MIBTEL telematico, e la Camera di Commercio -proprietaria della struttura- ha riportato all'antico splendore la Sala delle Grida (ancora circondata dai microscopici "scagni" -ufficetti- degli operatori di Borsa) ed i locali annessi, sala che viene messa a disposizione per convegni e che è oggetto di visite guidate.

       
 
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