Nella sua età d'oro, Genova era irta di torri, come del resto anche le altre città italiane. La torre era simbolo di potenza della famiglia alla quale apparteneva e questo, nella Genova medievale dove ogni zona era feudo privato della famiglia dominante, portava quindi a gareggiare in altezza ed imponenza, tanto che il Senato della Repubblica stabilì un limite massimo per la loro altezza. L'unica torre che fu dispensata da questa limitazione legislativa fu la Torre Embriaci -annessa al palazzo della famiglia Embriaci- come riconoscimento ai meriti di Guglielmo Embriaco, detto Mazzaferro, il quale partecipò alla Prima Crociata del 1096 e, smontando le proprie navi, riuscì a realizzare le macchine da assedio che permisero la conquista di Gerusalemme da parte dei Crociati. A seguito di questo fondamentale contributo, i Crociati concessero all'Embriaco di impiantare stazioni commerciali sulle coste dell'Asia Minore e nei Dardanelli; queste stazioni furono fondamentali per far giungere in Europa le merci pregiate provenienti dal lontano Oriente e, quindi, per la ricchezza della Genova mercantile dell'epoca. A quasi 1000 anni dalla sua costruzione, la torre caratterizza ancora lo sky-line di Genova e sorge a pochi metri dall'abazia di Santa Maria di Castello.