La Lanterna all'imbrunire; attorno le luci del Parco Urbano

117
metri di altezza sul livello del mare
36
miglia nautiche la portata del faro
1000
watt la potenza della lampada, amplificata dalle lenti Fresnel
800
metri la lunghezza della passeggiata dal Terminal Traghetti alla Lanterna
10.000
visitatori all'anno
8-19
l'orario di apertura della passeggiata

La Lanterna (unica torre-faro al mondo che abbia un nome proprio) è alta 76 metri e la sua sommità è a 117 metri sul livello del mare; sorge su un promontorio (Capo Faro), che prima dell'attuale espansione dell'area portuale era lambito dal mare.

La luce pulsante della Lanterna è visibile da oltre 30 miglia nautiche e, come qualunque altro faro al mondo, è identificabile dai naviganti per la durata degli intervalli di buio tra i lampi di luce.

La zona circostante è liberamente visitabile, essendo divenuta un parco urbano dall'agosto 2001, raggiungibile grazie ad un suggestivo percorso pedonale che inizia accanto al Terminal Traghetti. E' possibile anche salire fino alla prima cornice, lungo una non breve scala interna, da cui si può apprezzare un suggestivo panorama del porto e di buona parte della città.

Cenni storici (fonte Il Secolo XIX)
La Lanterna. uno dei fari più antichi ancora in uso, serviva nel Medioevo come punto di avvistamento delle navi in arrivo in porto. Nel 1326 venne dotata di lampade ad olio fisse per la segnalazione ai naviganti. Dopo la conquista di Genova, all'inizio del Cinquecento, i francesi inserirono la torre nella fortezza della Briglia (detta così per tenere "imbrigliata" la città -N.d.Webmaster-) costruita per dominare la città. Nel corso della rivolta del 1514 il faro venne distrutto, ridotto alla metà della sua altezza originaria. La ricostruzione cominciò nel 1543 e fu portata a termine l'anno successivo. Nel Seicento il faro venne collegato alla cinta delle Mura Nuove, che chiudevano la città ad anfiteatro, ed al Molo Nuovo costruito per proteggere gli insediamenti costieri dalla violenza delle mareggiate. Le superstiti fortificazioni sabaude, risalenti al 1830, costituivano la sede della guarnigione che presidiava la "Porta della Lanterna", l'accesso alla città da ponente.
Un balcone sulle attività portuali (fonte Il Secolo XIX del 100802)
La passeggiata della Lanterna, inaugurata il 26 agosto 2001, è lunga circa ottocento metri: comincia in adiacenza al muro di cinta dell'hotel Columbus Sea e raggiunge il faro sviluppandosi anche in alcuni tratti a sbalzo. Un ponte di ottanta metri, gettato nel tratto deve le mura sono state demolite per far posto alla sopraelevata portuale, conduce fino alla rampa di accesso alla Lanterna, lunga 150 metri. Il percorso rappresenta anche un balcone aperto sulle attività portuali che si svolgono nella zona; una serie di pannelli fornisce inoltre al visitatore notizie sui modi in cui le merci venivano imbarcate e sbarcate nei secoli passati.

Nel nuovo museo dentro le fortificazioni le storie piccole e grandi della città... (fonte Il Secolo XIX del 100802)

Entro il 2003 la Provincia conta di realizzare una serie di interventi per una spesa complessiva di oltre un milione di euro, cofinanziati dalla Fondazione Carige: l'apertura di un museo della città all'interno delle fortificazioni sabaude (sette locali di grandi dimensioni), l'installazione di un chiosco-bar nella piazzola antistante l'ingresso delle fortificazioni stesse, la sistemazione degli spazi che si trovano sotto la Lanterna, la prosecuzione del parco urbano sul lato di ponente della montagnola e la sistemazione della sommità di tutte le mura che circondano il faro. la Sporaintendenza si occuperà direttamente, invece, del restauro della Porta del Chiodo: disposta in origine trasversalmente all'asse stradale, oggi invece è addossata alle fortificazioni. Nell'ambito dei prossimi interventi non è esclusa la demolizione di alcuni fabbricati ai piedi del faro, tra cui una palazzina, caratterizzata da scacchi bianchi e neri, ed un traliccio, entrambi utilizzati dalla Marina Militare. Per quanto riguarda il museo, si pensa all'installazione di una serie di schermi al plasma sui quali scorreranno le immagini di personaggi genovesi, volti noti e sconosciuti ma comunque importanti per le loro testimonianze, che racconteranno piccole e grandi storie della città: dagli avvenimenti che ne hanno segnato lo sviluppo e le trasformazioni alla cucina, dagli episodi curiosi ai prodotti artigianali e tipici. Sei ore di filmati costruiti in piccoli capitoli, trasformati in cd-rom che potranno essere acquistati dai visitatori nel bookshop. Faranno parte del museo alcuni oggetti tra cui probabilmente una lente di Fresnel (dal nome del fisico francese Augustin-Jean Fresnel), sistema di cechi concentrici che consente alla luce della Lanterna (e di tutti i fari, in genere -N.d.W-) di essere visibile a grandi distanze.